L'ULTIMO GIORNO DEL RE DEL ROCK
Dopo l'ennesima esibizione, Elvis Aaron Presley noto Elvis Presley (Tupelo, 8 gennaio 1935 - Memphis, 16 agosto 1977), poco dopo la mezzanotte tornò a Graceland, per poter riposare, e dedicarsi poi ai preparativi del suo nuovo tour che iniziava qualche giorno più tardi.
Sino alle prime ore del mattino rimase sveglio, intrattenendosi in compagnia della sua famiglia e del suo staff, rilassandosi e curando gli ultimi dettagli del prossimo concerto che si sarebbe dovuto svolgere a Portland, il 17 di Agosto. Verso le sette del mattino andò in camera per riposare, furono ore che si rivelarono ultime della sua vita. In tarda mattinata, Elvis venne trovato agonizzante nella sua stanza da bagno dalla compagna Ginger Alden. Il cantante fu trasportato velocemente in ospedale, ma tutti i tentativi per rianimarlo furono inutili.
Fu dichiarata la sua morte alle ore 15:30 dello stesso giorno, a causa di un attacco cardiaco. Aveva solamente 42 anni.
Secondo un noto biografo del cantante, Peter Guralnick, il suo medico personale anni dopo dichiarò: "Elvis aveva vomitato dopo essere stato colpito da infarto, a quanto pare mentre era seduto sul water".
Dopo l'autopsia, nel suo corpo furono riscontrata la presenza di tracce di ben 14 sostanze medicinali differenti, tutte prescritte legalmente dal suo medico personale. Elvis non faceva nessun uso di sostanze stupefacenti, ma abusava di psicofarmaci, anfetamine, barbiturici, e stimolanti.
Un'altro motivo determinante della morte del cantante poteva essere attribuito anche alla sua eccessiva obesità, poiché egli al momento del decesso pesava circa 158 kg. Una buona parte di quel peso eccessivo lo aveveva acquisito nell'ultimo periodo, poiché trascorreva la maggior parte del suo tempo rinchiuso all'interno delle sue stanze, abbuffandosi continuamente di cibo in preda alle sue paranoie, divorando dolciumi fritti, cheeseburger, gelati, pizze, panini fritti con bacon, burro di noccioline e alimenti che avevano sempre fatto parte del suo poco raccomandabile regime alimentare.
Il medico non escluse anche l'ipotesi di uno shock anafilattico, provocato da una parziale allergia alla codeina, sostanza presente in dosi elevate nei farmaci contro il mal di denti che egli stava assumendo in dosi massicce durante quei giorni.
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Sergio Segalini