La religione: La necessità di credere
In questi giorni c'è qualcuno che si sta chiedendo se, storicamente, un bue ed un asinello fossero realmente presenti nella Grotta a riscaldare il Salvatore.
Risposte certe non ce ne sono, com'è ovvio, ma sembra altamente probabile che Mariam (definita "pura" anche in una sura del Corano), ospitata nella stanza più calda della casa in quanto partoriente, potesse disporre di questo "agio".
Ci si domanda però, e anche questo è lecito, come mai la Chiesa non ha posto riparo all'errore clamoroso presente in tutte le rappresentazioni della Via Crucis.
Spiego meglio: è accertato da tutte le Bibbie del mondo, anche in quelle definite "Traduzione della Sacra Bibbia", che Gesù portasse in spalla un legno pesantissimo, definito s t a u r o s, da fissare ad un altro palo, precedentemente fissato in cima al Monte; questo palo, per la precisione ve n'erano tre (uno per il Cristo e due per i ladroni), è conosciuto col nome di p a t i b u l u m.
Due tipi di legno, due dimensioni diverse per due FUNZIONI DIVERSE. Questi due pali, una volta uniti, avrebbero formato una croce. Era consuetudine dell'epoca.
Perché mai la Chiesa non ha provveduto alla correzione di questo macroscopico errore?
Forse, per lo stesso motivo che ha portato il miglior Papa di tutti i tempi, Karol Woitila, a scusarsi dopo seicento anni per il trattamento riservato a Galileo Galilei.
C'è bisogno di tempo, forse.
Però, ancora, non si spiega l'appoggio ad un candidato politico (o alla sua Agenda) quando ci sarebbe tanto da lavorare, e mi riferisco agli errori o alle travisazioni della Storia: non si starà qui a disquisire della tristemente famosa donazione di Costantino né alla fallimentare impresa di Federico II di Svevia.
Delle lontane lotte tra Guelfi e Ghibellini ci parla ancora, grazie al Cielo, Dante Alighieri e il n o n e x p e d i t è storia piuttosto recente.
Noi possiamo tornare alle rispettive preoccupazioni, quali quelle di un lavoro adeguatamente retribuito e, nella migliore delle ipotesi, a cercare di onorare l'IMU.
Ma certo "non abbiam bisogno di parole", come cantava Ron anni fa, "per spiegare quello che è nascosto in fondo al nostro cuore".
R.L. Salvi