LA MORTE SOSPETTA
In un incidente automobilistico, nella notte del 31 agosto 1997, presso il Pont de l'Alma, muoiono Diana Spencer e Dodi Al-Fayed. Sulla causa dell'incidente è stata fatta una vera e propria speculazione mediatica; si è parlato anche di un complotto che vedrebbe come mandanti alcuni membri della famiglia reale o i servizi segreti, Secret Intelligence Service o MI6.
La polizia francese ha respinto la richiesta di Mohamed Al-Fayed sull'approfondimento di un possibile complotto e secondo alcuni è stata costretta alla costruzione di un'indagine superficiale.La polizia francese, insieme all'inchiesta inglese ha concluso che l'incidente fu scaturito dalla malevola condotta dell'autista ubriaco.
Sul possibile coinvolgimento della famiglia reale, sull'onda della teoria che vede il MI6 complice dell'incidente, il mandante del progetto omicida potrebbe essere il principe Filippo di Edimburgo, l'artefice della tragedia e capo dei servizi segreti. Tale ipotesi viene rinforzato dal ritrovamento di una lettera scritta da Diana alcuni mesi prima della morte, in cui esprime il timore di venire uccisa tramite incidente stradale orchestrato dal suo ex marito Carlo, principe di Galles.
Il motivo principale che avrebbero spinto la famiglia reale ad uccidere Lady D potrebbe, molto probabilmente, essere perchè aspettava un bambino dal suo compagno, Dodi Al-Fayed. Un figlio di origini arabe, che sarebbe diventato fratello dell'erede al trono, che avrebbe creato una situazione molto scomoda.
Ad avvallare tale ipotesi ci sono anche altri morti sospetti; alla morte della principessa, seguono suicidi o incidenti di persone vicine all'episodio: la prima morte è stata quella della guardia del corpo Barry Mannakee, con il quale ebbe una relazione a Kensigton House. Mannakee fu trasferito, e rimase successivamente vittima di un incidente in moto in Scozia nel maggio 1987. Questa però non è inerente alla lista delle morti collegate all'incidente, ma permane tra le cause irrisolte.
Nel 2004, il fotografo James Andanson viene trovato morto suicida in un bosco, nelle campagne francesi di Montpellier. Alla sua morte fa seguito quella di Frederic Dard, lo scrittore al quale Andanson confidò d'esser stato presente con la sua Fiat Uno nel Tunnel de l'Alma.
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Arman Golapyan