"INCASTRI" DI COPPIA, DI DR.SSA CLAUDIA CARDINALI
Lui: "Mi viene l'ansia e perdo l'erezione al momento della penetrazione"; lei: "Sento fastidio, dolore, quando mi sta per penetrare, ho paura..".
Risultato: non é possibile il rapporto sessuale completo.
Questa si chiama collusione di coppia, ed é soltanto una delle possibilitá in cui i due si
"incastrano" fra loro. E spesso ció viene riprodotto anche a livello sessuale.
Qui, puó dirsi che lui perde l'erezione "perché sente che lei é chiusa", mentre lei che "puó" rimanere chiusa visto che lui perde l'erezione". Lei soffre di una disfunzione sessuale che si chiama "vaginismo", che consiste nella contrazione involontaria dei muscoli del terzo esterno della vagina che impedisce qualunque tipo di penetrazione (inclusa quindi anche la visita ginecologica); lui, con la DE (disfunzione erettile), mantiene la difficoltá di lei.
I loro in genere ripetuti tentativi di penetrazione non sortiscono alcun effetto, anzi il piú delle volte rinforzano le reciproche difficoltá: lui si sente sempre piú impotente, lei sempre piú chiusa, diversa e incompleta rispetto alle altre donne. Ed entrambi arrivano ad essere piú scoraggiati circa la risoluzione del problema.
In chiave psicodinamica, diremmo che lui é poco incisivo, emotivamente, e che probabilmente tende ad essere comprensivo con la difficoltá di lei, anziché occuparsi di ció che prova lui relativamente alla privazione della penetrazione o, se lo fa, é comunque in un modo inefficace. Oppure vive un senso di inadeguatezza sessuale che "convive bene" (adattivamente alla disfunzione!) con il vaginismo di lei.
Quest'ultima é generalmente una persona "bloccata" da un punto di vista emotivo, con dei tratti infantili, la paura di provare dolore alla penetrazione e "fantasie-proiezioni" sulla conformazione della propria vagina ben poco aderenti alla realtá. Non ha la percezione né il controllo dunque della contrazione vaginale che esercita per chiudere ed impedire la penetrazione. Lei "fa entrare" poco l'altro, aprendosi lei stessa poco, anche emotivamente.
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Nella situazione in cui i due "si coprono" a vicenda le rispettive insicurezze, un buon percorso terapeutico puó condurli a superarle aiutandosi reciprocamente: un passo dell'uno suggerisce all'altro di "andargli dietro" , e viceversa, cosí di camminare insieme nel cambiamento.
Dr.ssa Claudia Cardinali