EARTH DAY, LA FORZA DELLA RESPONSABILITA'
“Tutte le persone, a prescindere dall'etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.
Il 22 aprile 1970, ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani si mobilitano per una storica e indimenticabile manifestazione a difesa del nostro pianeta.
L’idea della creazione di una «Giornata per la Terra» fu discussa per la prima volta nel 1962. Nato come movimento universitario, rappresenta il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra, sottolineando la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra.
Dal 1970, ogni 22 aprile, dalle nazioni unite, viene celebrato Earth Day. Un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera. La celebrazione, ad oggi coinvolge precisamente 175 paesi. In questo giorno, i gruppi ecologisti colgono l'occasione per valutare le problematiche del pianeta, come l’inquinamento di aria, acqua e suolo.
Si ceca soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; soluzioni come il riciclo dei materiali, smaltimento dei rifiuti, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili. Il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
Nel 1969, L’Earth Day prese definitivamente forma a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico.
Andrea Carraro