DOPO 43 ANNI DI LATITANZA, VIENE ARRESTATO BERNARDO PROVENZANO
L'11 aprile del 2006, viene arrestato, dopo una latitanza record di 43 anni, il boss mafioso Bernardo Provenzano. Lo travarono in una masseria a Corleone, era ricercato sin dal 10 settembre 1963, In precedenza era già stato condannato in contumacia a tre ergastoli con altri procedimenti penali in corso.
Bernardo Provenzano (Corleone, 31 gennaio 1933 - Milano, 13 luglio 2016), detto Binnu u' Tratturi (Bernardo il trattore, per la violenza con cui falciava le vite dei suoi nemici), era nato da una famiglia corleonese molto povera. A otto anni venne mandato a lavorare nei campi come bracciante agricolo insieme al padre, abbandonando per sempre la scuola. Fu in questo periodo che Provenzano iniziò una serie di attività illegali, specialmente il furto di bestiame e generi alimentari, e si legò al mafioso Luciano Leggio, che lo affiliò alla cosca mafiosa locale.
- Nel 1954, partì per il servizio militare ma tornò quasi subito a Corleone con un certificato medico. Iniziò ad occuparsi di macellazione clandestina di bestiame rubato nei terreni della società armentizia di contrada "Piano di Scala" a Corleone.
- Nel 1958, Leggio eliminò Michele Navarra, il capo della cosca di Corleone, e scatenò un conflitto contro i suoi luogotenenti. Provenzano partecipò ad un conflitto a fuoco, viene ferito alla testa e trovato riverso sull’asfalto dai Carabinieri. Venne arrestato e denunciato anche per furto di bestiame e formaggio, macellazione clandestina ed associazione a delinquere.
Il 10 settembre 1963, viene scritto il mandato di cattura contro di lui per l'omicidio del mafioso Francesco Paolo Streva, e da all' ora Provenzano diventò latitante, fino a 11 aprile del 2006.
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Renzo Giovanelli