25 APRILE 1926, REZA PAHLAVI VENIVA INCORONATO

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Oggi, veniva incoronato lo Scià Reza Kahn. Il Re dei Re. Scià è il termine persiano che indica il re, che gode di assoluti poteri in campo politico. 
Reza Pahlavi (Alasht, 16 marzo 1877 - Johannesburg, 26 luglio 1944) fu il penultimo Scià di Persia.

- Nel 1921, Reza Khan Mirpanj, questo era il suo nome e grado, organizzò un colpo di stato assieme al giornalista Seyyed Zyadeddin Tabatabai, che divenne poi il Primo Ministro. Partito con le sue truppe da Qazvin, 150 chilometri a ovest di Tehran, il Generale Reza Khan catturò i punti importanti della capitale. Il governo, senza alcuna resistenza, dovette dimettersi. Il suo primo incarico fu quello di comandante dell'esercito, che in seguito combinò con quello di ministro della guerra, assumendo allo stesso tempo il titolo di Sardar Sepah.
- Nel 1923, divenne Primo Ministro, e subito dopo Ahmad Qajar, giovanissimo, ultimo scià della dinastia Qajar, venne deposto e lasciò il paese per l'Europa.
- Nel 1925, il Majles dell'Iran, riunito come assemblea costituente, votò per l'incoronazione di Reza Khan come nuovo Scià di Persia. Tra i pochi deputati persiani che si opposero al cambio di dinastia e alla svolta assolutista vi furono l'Ayatollah Modarres e Mohammad Mossadeq, futuro primo ministro.

Il 25 aprile 1926, iniziò per la Persia una nuova era. Reza Scià pose sul suo capo la corona imperiale iraniana. Allo stesso tempo, suo figlio Mohammad Reza venne proclamato principe ereditario.
D
urante i 16 anni di regno di Reza Scià vennero costruite importanti strade e la ferrovia trans-iraniana, fu introdotto un sistema d'istruzione moderno e venne fondata l'Università di Teheran. Fu organizzato un invio sistematico di studenti iraniani in Europa. L'industrializzazione della nazione venne incentivata. A metà degli anni trenta, lo stile di governo dittatoriale di Reza Scià provocò insoddisfazione in Iran. Durante la sua ascesa al potere si era appoggiato al clero sciita, compiendo anche un simbolico pellegrinaggio sia a Qom che nelle città sante di Najaf e Kerbela in Iraq, ma una volta incoronato, abbandonò l'alleanza col il clero sciita e avviò varie campagne di modernizzazione e laicizzazione del Paese.
Nel 1933, si scontrò con gli inglesi per il rinnovo della concessione petrolifera, e di conseguenza divenne un personaggio scomodo. 

Durante la seconda guerra mondiale, il Regno Unito e l'Unione Sovietica temevano una eventuale alleanza tra potere economico della Persia di Reza Scià e la Germania di Hitler. Così, lanciarono un ultimatum per l'espulsione dei residenti tedeschi dalla Persia e nel 1941 occuparono militarmente l'Iran. In quel momento, ufficialmente, Reza Scià fu costretto ad abdicare in favore del figlio Mohammad Reza Pahlavi, ma in verità fu rapito dagli Inglesi, i quali dietro un accordo segreto incoronarono il figlio come successore. Secondo vari storici, il timore dell'influenza germanica fu solo un pretesto, mentre la vera ragione dell'invasione fu la necessità di aprire una via sicura di rifornimento militare all'Unione Sovietica, allora sotto attacco da parte della Germania nazista.
Dal secondo matrimonio di Reza Pahlavi con Taj al-Moluk (1896 - 1982) nacque suo figlio e successore Mohammad Reza Pahlavi. Nel 1922 Reza Khan si sposò per la terza volta con Turan, nacque un altro figlio Gholam Reza.
Reza Scià andò in esilio, prima a Mauritius, e quindi a Johannesburg in Sudafrica, dove morì nel 1944.

David Zahedi