PRIMARIE PD: VINCE BERSANI, SENZA SORPRESE.

Lun, 03/12/2012

Nessuna sorpresa al ballottaggio per le elezioni primarie del centrosinistra: vince Pier Luigi Bersani con il 61,5% delle preferenze, mentre Matteo Renzi si ferma al 38, 5%.
Malgrado il confronto televisivo di giovedì, e una settimana venata da alcune polemiche a distanza sulla questione dei nuovi iscritti via internet, il clima di domenica è sembrato sereno e lontano dagli attacchi di questi ultimi giorni.
Affluenza in leggera diminuzione rispetto al primo turno, con un calo attorno al 7%; non sono poi mancate alcune traversie burocratiche: infatti la società alla quale il PD si era rivolto, a Firenze, per digitalizzare tutti gli elenchi, è stata denunciata per truffa.
Nonostante ciò, la giornata è proseguita senza ulteriori tribolazioni fino alle 20, orario previsto per la chiusura dei seggi; subito il risultato è apparso netto, e Renzi già dopo appena 15 minuti si è affrettato a riconoscere la sconfitta.
Tramite twitter ha elargito i complimenti all’avversario, annunciando un discorso nella propria città alle 21.30.
“Era giusto provarci, ha dichiarato Renzi ad un pubblico comunque appassionato, è stato bello farlo insieme. Grazie a tutti.”
Nessuna disputa riguardo alle regole: “E’ colpa mia. Ho sempre detto che, in caso di vittoria, sarebbe stato un noi. In questa circostanza, mi prendo io la responsabilità.”
Renzi ha ammesso di non essere stato in grado di convincere la gente sulle sue idee, terminando con una considerazione: “Ora altri trentenni si presenteranno.”
Entrambi i candidati hanno votato nella prima mattinata; da Piacenza, Bersani si è subito spostato a Roma, città dalla quale ha parlato alle 22.10 dopo la pubblicazione dei dati ufficiali.
“Abbiamo dimostrato-queste le parole del segretario-di essere un grande collettivo che discute, funzionando.”
E ringrazia Matteo: “Ha portato freschezza”, promettendo che “al governo non racconteremo favole.”
Così, mentre già sui giornali imperversano i soliti dibattiti tra vecchio e nuovo, in chiusura c’è spazio anche per una battuta (di Renzi): “Finalmente ho fatto una cosa di sinistra. Ho perso.”

Gabriele Fagioli.