MARGHERITA HACK, FRA LE MENTI PIU' BRILLANTI DELLA COMUNITA' SCIENTIFICA ITALIANA
È stata una animalista convinta ed una vegetariana sin da bambina. Riguardo alla carne, ha dichiarato: "Non la mangerei mai, perché mi sembra veramente atroce uccidere milioni e milioni e milioni di animali... è veramente un'ecatombe ogni giorno sulla terra".
Margherita Hack (Firenze, 12 giugno 1922 - Trieste, 29 giugno 2013) fu un'astrofisica, divulgatrice scientifica e attivista italiana, una delle figure più prestigiose e limpide del mondo scientifico italiano, da sempre in prima fila per i diritti delle donne e per la laicità dello Stato, sincera, democratica ed antifascista.
Considerata una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana, fu la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un'importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle.
Figlia del contabile Roberto, protestante, e la madre, cattolica, diplomata all'Accademia di belle arti, è miniaturista presso la prestigiosa Galleria d'arte degli Uffizi. Entrambi contro il regime fascista di Mussolini, furono vittime di discriminazioni, non essendo soddisfatti della propria religione, aderiscono alle dottrine teosofiche instaurando rapporti con un ambiente che più tardi sarà loro di sostegno durante i momenti difficili. I genitori, tutte due vegetariani convinti, trasmisero la stessa filosofia alla figlia Margherita, che iniziò a frequentare il liceo classico ed a praticare pallacanestro e atletica, ottenendo discreti risultati a livello nazionale nel salto in alto.
- Nel 1943, alla facocoltà di Fisica dell'Università di Firenze, rincontra l'amico di infanzia Aldo, che sposa l'anno segiente, nel 1944.
- Nel 1945, a guerra finita, Margherita si laurea con una tesi di astrofisica relativa a una ricerca sulle cefeidi, una classe di stelle variabili. Il lsuo avoro viene condotto presso l'Osservatorio astronomico di Arcetri, luogo presso il quale inizia a occuparsi di spettroscopia stellare, che diventerà il suo principale campo di ricerca.
- Nel 1947, la Ducati, azienda milanese che inizia a occuparsi di ottica, le offre il primo impiego stabile. Margherita si trasferisce con la famiglia, ma dopo un solo anno sente l'esigenza di tornare all'università, a Firenze.
- Nel 1948, inizia ad insegnare astronomia in qualità di assistente.
- Nel 1954, ottiene la libera docenza e, appoggiata e spinta del marito, inizia la sua attività di divulgatrice scientifica. Margherita Hack si trasferisce all'Osservatorio di Merate, vicino Lecco, una succursale dello storico Osservatorio di Brera. Nello stesso periodo tiene corsi di astrofisica e di radioastronomia presso l'Istituto di Fisica dell'Università di Milano.
La sua fama le permette di iniziare la collaborazione con università straniere in qualità di ricercatore in visita. Sempre accompagnata dal marito, che la segue in ogni spostamento, collabora con l'Università di Berkeley di California, l'Institute for Advanced Study di Princeton di New Jersey, l'Institut d'Astrophysique di Parigi, gli Osservatori di Utrecht e Groningen dell' Olanda e l'Università di Città del Messico.
- Nel 1964, quando diventò docente ordinaria, ottenendo la cattedra di astronomia presso l'Istituto di Fisica teorica dell'Università di Trieste, assume l'incarico della direzione dell'Osservatorio astronomico. Questa sua gestione durerà per più di ventitre anni, fino al 1987, dandole una risononza in campo internazionale. Sempre in questo periodo il suo lavoro importante ha fatto nascere nel 1980 un "Istituto di Astronomia" che nel 1985 è stato sostituito da un "Dipartimento di Astronomia", che lei stessa ha diretto fino al 1990.
- Nel 1978, fondò la rivista "L'Astronomia" di cui sarà direttore per tutta la vita.
- Nel 1980, ricevette il premio "Accademia dei Lincei".
- Nel 1982, Margherita Hack ha iniziato a curare la collaborazione con la sezione astrofisica della 'Scuola internazionale superiore di studi avanzati' di Sissa.
- Nel 1987, le venne assegnato il premio "Cultura della Presidenza del Consiglio".
- Nel 1992, mette fine alla sua carriera di professore universitario per l'età avanzata, ma continuando tuttavia l'attività di ricerca.
- Nel 1993, fu eletta consigliere comunale a Trieste.
- Nel 1997, dopo cinquant'anni, va in pensione, ma continuando sempre a dirigere il "Centro Interuniversitario Regionale per l'Astrofisica e la Cosmologia" (CIRAC) di Trieste, partecipando a incontri e conferenze al fine di "diffondere la conoscenza dell'Astronomia e una mentalità scientifica e razionale".
Fu inoltre membro dell'Accademia dei Lincei, dell'Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society.
Si è spenta a Trieste il 29 giugno 2013 all'età di 91 anni.
Di lei, Umberto Veronesi disse: "È l'icona del pensiero libero e dell'anticonformismo".
Adele Baschironi